Invitalia ha pubblicato Impresa Sicura, il nuovo bando che permette di essere rimborsate alle aziende di qualunque dimensione che hanno sostenuto spese per l’acquisto di dispositivi e altri strumenti di protezione individuale finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza Covid-19.
Le risorse totali sono pari a 50 milioni di euro (fondi Inail), e saranno distribuite secondo questo schema: massimo 500 per ciascun addetto dell’impresa richiedente, fino a 150.000 euro per impresa.
Il bando Impresa Sicura copre le spese (sostenute tra il 17 marzo 2020 e la data di invio della domanda di rimborso) per l’acquisto di:
mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
dispositivi per protezione oculare;
indumenti di prot...
CNA News
I Protocolli di Autoregolamentazione promossi da CNA per la Ripartenza
Pubblichiamo, a beneficio delle imprese, “Codici di Autoregolamentazione” promossi da CNA con l’obiettivo di dare indicazioni importanti nella auspicata fase di ripartenza. Il punto fermo su cui si incardinano le nostre riflessioni è il contenuto del “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto con il Governo e le altre Parti Sociali il 14 marzo 2020, aggiornato e integrato con il nuovo Protocollo sottoscritto in data 24 aprile 2020 che lo sostituisce. L’obiettivo è quello di offrire alle aziende uno strumento utile a bilanciare l’esigenza di riaprire con la volontà e il bisogno di garantire l’adozione di misure di prevenzione dal contagio.
leggili su: https://www.cnasr.it/i-p...
Effetto Covid-19 sull’occupazione, a marzo cala dello 0,4%
L’emergenza Coronavirus ha impattato sull’occupazione già da marzo. Dimostrando che le misure adottate dal Governo, in particolare le ingenti risorse destinate agli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti fino a metà maggio, non sono sufficienti a garantire i posti di lavoro.
A rilevarlo è l’Osservatorio mercato del lavoro CNA, curato dal Centro studi della Confederazione, che analizza mensilmente le tendenze dell’occupazione nelle piccole imprese e nell’artigianato (su un campione di quasi 20mila imprese associate con circa 140mila dipendenti) dal dicembre 2014, alla vigilia della stagione di riforme che ha modificato in profondità la legislazione in materia.
L’occupazione tra i “piccoli” a marzo si è ridotta dello 0,4 per cento rispetto a febbraio. In sei anni di monit...
Ripartire in sicurezza con i codici di autoregolamentazione. Imprenditori e CNA per tutelare associati, dipendenti e i loro preziosi clienti
La fase 2 per la riapertura delle attività è ormai alle porte. La ripartenza dovrà seguire regole chiare per quanto concerne il tema della sicurezza.
Lo scorso 24 aprile, CNA e il Governo hanno sottoscritto il “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” che resta il punto fermo sul cui contenuto si incardinano le riflessioni della nostra Confederazione.
Il Protocollo è auto-applicativo e non necessita di ulteriori accordi sindacali, né a livello territoriale né settoriale. Ciascun datore di lavoro è chiamato ad attuare le misure indicate nel Protocollo “tenendo conto della specificità di ogni singola realtà produttiva e delle situazioni territoriali”.
Per tale motivo, CNA sta definend...
Artigiani e piccole imprese non devono pagare il conto del potenziamento dell’Ecobonus
Le micro e piccole imprese non possono pagare il conto del potenziamento dell’ecobonus. Lo sconto in fattura penalizza e soffoca imprese che sono già al limite per la crisi economica provocata dal Covid-19.
È positiva la volontà annunciata oggi dal premier Giuseppe Conte di elevare fino al 100% le detrazioni per i lavori di efficientamento energetico e per l’edilizia sostenibile. Ma per la CNA sarebbe inaccettabile se il rafforzamento degli incentivi si trasformerà in nuovi e pesanti oneri a carico delle piccole imprese che dovrebbero anticipare ai clienti l’intero ammontare del beneficio fiscale riconosciuto dallo Stato, tanto più in una fase di straordinaria emergenza.
Sul meccanismo dello sconto in fattura anche l’Autorità Antitrust si è espressa in più occasioni sottolineando che...
Indennizzi a fondo perduto vadano a micro e piccole imprese più colpite dalla crisi
L’annuncio del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, di un intervento da 15 miliardi nel prossimo decreto a favore delle imprese rappresenta un impegno sicuramente rilevante, in relazione al quadro di finanza pubblica delineato nel DEF, ma purtroppo non adeguato a ristorare gli immensi danni non recuperabili che quasi tutti i settori dell’economia stanno accusando.
CNA pertanto chiede che gli attesi e necessari indennizzi a fondo perduto siano destinati alle imprese più penalizzate dal lockdown, prioritariamente micro e piccole, e con minori possibilità di recuperare anche parzialmente il fatturato perduto.
Allarme Cna: 135mila parrucchieri a rischio per apertura ritardata al 1° giugno
In Croazia, Germania, Grecia, Norvegia e Svizzera hanno riaperto, in Francia si apprestano a farlo – Crescita dell’abusivismo e dei servizi forniti a domicilio, illegali e senza rispetto della sicurezza
Tra le categorie più deluse dai dettagli della “fase 2” presentata dal premier Giuseppe Conte domenica ci sono i parrucchieri e i saloni di bellezza, che dovranno aspettare il 1° giugno per riaprire, mentre si aspettavano una data simile a quella prevista per i negozi (18 maggio).
L’appello della Cna
«Desta sconcerto e rabbia il fatto che nel Dpcm del 26 aprile non si faccia alcuna menzione a una possibile data di riapertura delle imprese di acconciatura ed estetica – spiega la Cna in una nota –. L’ennesima dichiarazione in conferenza stampa del presidente del Consiglio, che lascia inten...
APP PER IL COVID-19 e “Sovranità Digitale “
Nelle discussioni sulle App di tracciamento dei contatti si confrontano due approcci.
Il primo sostenuto dai governi ( ad esempio Francese ed Italiano) è quello di centralizzare la raccolta delle informazioni in una banca dati unica a disposizione delle autorità, con l’accesso ed il controllo diretto delle informazioni da parte dei governi.
Il secondo, sostenuto dalle due multinazionali Apple e Google prevede la raccolta dei dati in locale sul singolo device, gli applicativi previsti dai governi gestirebbero poi l’avviso ai potenziali contagiati e la raccolta anonimizzata dei dati.
I due diversi approcci coinvolgono sia le problematiche relative alla sicurezza dei dati sia quelle della privacy dei soggetti interessati ed ampie discussioni sono in atto in molti paesi Europei sulle mo...
Il 4 maggio ripartono tutti i cantieri edili, sia pubblici che privati
Il prossimo 4 maggio riaprono in sicurezza tutti i cantieri edili, un contributo rilevante all’economia del Paese per evitare che l’emergenza economica si aggiunga a quella sanitaria.
Le Associazioni di categoria e i sindacati dei lavoratori hanno stabilito regole che intendono mettere in sicurezza sia le imprese che i lavoratori.
La ripartenza seguirà regole chiare e condivise tra le parti sociali e il Governo contenute in appositi Protocolli di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri.
Il primo, relativo ai cantieri pubblici, è stato condiviso lo scorso 24 aprile tra i Ministeri delle Infrastrutture e del Lavoro, l’Associazione dei Comuni, Unione delle Province, CNA Costruzioni, le altre associazioni dell’edilizia dell’artigianato, dell’ind...
Mascherine a 50 centesimi affondano l’industria italiana
Il Made in Italy non è evidentemente al centro delle attenzioni della politica del Governo, almeno gli atti non sono conseguenti alle dichiarazioni. Ieri il Presidente del Consiglio ha annunciato la messa in commercio delle mascherine ad un prezzo imposto al consumo che non potrà superare i cinquanta centesimi. Evidentemente si pensa ad una massiccia importazione di prodotti dalla Cina o da altri Paesi dove diritti del lavoro, rispetto dell’ambiente, etica e responsabilità sociale sono considerati un disturbo allo sviluppo economico.
Fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, come CNA Federmoda insieme ad altri partner, abbiamo lavorato per costruire attraverso le imprese una filiera italiana che potesse riportare nel nostro Paese una produzione ormai pressoché totalmente delocalizz...