CNA News
Acconciatura ed estetica, parte la petizione per riaprire anche in zona rossa
In vista del Dpcm di prossima emanazione CNA, Confartigianato e Casartigiani si mobilitano a sostegno del settore Benessere promuovendo una petizione affinché la riapertura delle imprese in zona rossa possa arrestare il dilagare dell’abusivismo.
La chiusura delle attività legali, infatti, sta incentivando il lavoro a domicilio da parte di soggetti che si improvvisano parrucchieri ed estetisti, ma non ne posseggono i requisiti professionali e non rispettano le norme di sicurezza per poter svolgere l’attività né tantomeno i protocolli anti Covid adottati dal Governo, contribuendo in tal modo alla diffusione del virus.
Il settore, a tutela di clienti e dipendenti, si è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, ris...
Trasporto persone allo stremo: senza interventi straordinari non sopravviverà
Le imprese di trasporto persone sono allo stremo e i contributi a fondo perduto previsti dal Decreto sostegni sono largamente insufficienti per un settore (bus turistici, Ncc e taxi) che ha accusato un crollo del fatturato superiore al 90% e che finora ha beneficiato di pochissimi interventi mirati, con risorse del tutto inadeguate ed erogate con ingiustificabile ritardo.
È quanto sottolinea CNA Fita evidenziando che il trasporto persone necessita di urgenti misure di sostegno coerenti con la contrazione dell’attività a causa della pandemia e scelte strategiche per una effettiva riforma del comparto.
CNA Fita sollecita le istituzioni a favorire in tempi rapidi una effettiva sinergia tra pubblico e privato coinvolgendo direttamente le imprese in una grande campagna nazionale di mobili...
Epasa-Itaco e il sistema dei patronati alle istituzioni: siamo una rete sociale da supportare
A venti anni dalla legge 152 del 2001 che inquadrava il ruolo dei patronati, Epasa-Itaco e gli altri raggruppamenti dei patronati sollecitano il supporto delle istituzioni. “E’ ora di riflettere sul ruolo di facilitatori per l’accesso al welfare che queste strutture sostengono – scrivono in una nota congiunta – Siamo in prima linea, con 15.496 operatrici e operatori attivi in 6.979 sedi sul territorio, dove la prossimità, nell’anno della pandemia, si è rivelata un fattore quanto mai cruciale”.
“Permettere ai cittadini di usufruire di centinaia di misure, dalla disoccupazione ai bonus Covid, dagli assegni familiari alla pensione, passando per centinaia di altri strumenti previdenziali e socio-assistenziali è e resta la nostra mission, veri promotori di coesione sociale. Un lavoro vitale ...
Gender pay gap, dal CorSera alla Rai riflettori sulla nostra indagine
Dal “Corriere della Sera” alla Rai, oltre che alle principali agenzie di informazione, ha suscitato un significativo interesse la nostra indagine sul Gender pay gap. Una indagine che smantella anche il luogo comune, praticamente senza fondamenta, sulle piccole imprese meno innovative e meno moderne delle grandi.
“Nel Gender pay gap, il differenziale retributivo tra uomini e donne, le piccole imprese sono le meno sessiste”. A sottolinearlo è la presidente di CNA Impresa Donna, Maria Fermanelli.
Nel “Report sulla struttura delle retribuzioni in Italia” l’Istat rileva che il differenziale medio nazionale è del 6,2%. Ma la forbice è molto ampia e va dal 2% del comparto pubblico al 17,7% del settore privato.
Dai dati dell’indagine del Centro studi CNA emerge però che nelle pi...
DECRETO SOSTEGNI
Approvato il decreto sostegni di seguito alcune delle principali misure:
-Fondo perduto
L’indennizzo questa volta verrà parametrato sulla media della perdita mensile registrata nel raffronto tra 2020 e 2019 (potranno beneficiarne le imprese che hanno subito perdite per almeno il 30%). La ripartizione sarà fatta in base a 5 fasce decrescenti all’aumentare de fatturato, un indennizzo del:
60% per le imprese con fatturato fino a 100 mila euro
50% per quelle tra 100 mila e 400 mila euro
40% tra 400 mila e 1 milione
30% tra 1 e 5 milioni
20% per quelle con fatturato tra i 5 e i 10 milioni di euro
In ogni caso è previsto un contributo minimo di 1000€ per le imprese individuali e di 2000€ per le società.
La novità riguarda il criterio con cui questi aiuti sono stanziati: non più sulla...
Nuovi incentivi fiscali per chi investe in startup e Pmi innovative
È stato pubblicato il decreto interministeriale che rende operative le misure introdotte dal decreto Rilancio al fine di rafforzare l’ecosistema dell’innovazione.
Il beneficio consiste in una detrazione Irpef del 50% destinata alle persone fisiche che investono, direttamente o tramite Organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr), in una o più startup o Pmi innovative, iscritte nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese.
Beneficiari
L’agevolazione è concessa, per gli investimenti mantenuti per almeno 3 anni, che siano:
non superiori a 100 mila euro per periodo di imposta, se l’impresa beneficiaria è una startup innovativa; l’incentivo è alternativo e non cumulabile con quello disciplinato dall’articolo 29 dello Startup Act italiano.
non...
Lettera a Governo e UE: continuare a garantire liquidità alle imprese
Continuare a garantire la necessaria liquidità alle imprese e ottimizzare l’attuale disciplina del Quadro Temporaneo degli aiuti di Stato (Temporary Framework) Stato in relazione all’evoluzione della situazione. E’ la richiesta che come CNA, insieme alle altre principali associazioni di imprese e l’Abi, abbiamo inviato al Governo e alle istituzioni europee con due lettere sottolineando che “il prolungarsi della crisi sanitaria determinata dal Covid-19 continua a incidere negativamente sulle attività di impresa e allontana per molte di esse la ripresa. Tale grave situazione ha evidenti rilevanti impatti economici e sociali”.
E’ quindi ancora fondamentale sostenere le imprese, evitando che esse perdano capacità produttiva: occorre creare i presupposti sulla base dei quali le imprese, una v...
Vaccarino: “Va ripensato il meccanismo dei ristori”
“Il quadro è drammatico. Il 2020 è stato un anno orribile per il tessuto produttivo a causa della pandemia e sono gli artigiani e le micro imprese a pagare il conto più salato. L’accelerazione della campagna vaccinale deve essere la priorità ma serve anche una netta discontinuità nel meccanismo degli aiuti alle imprese”. Daniele Vaccarino, presidente nazionale della CNA, in un’intervista pubblicata su La Notizia, snocciola i risultati di un’indagine realizzata dalla Confederazione sui conti dell’anno scorso di circa 12mila imprese con fatturato fino a 5 milioni di euro e sollecita il Governo a rivedere il sistema dei ristori. “La lettura di questi dati suggerisce la necessità di rivedere profondamente il meccanismo per l’erogazione dei ristori – prosegue Vaccarino – Da tempo chie...
Imprenditrici, colpite ma non affondate
Più di una imprenditrice o lavoratrice autonoma su due non si è fatta travolgere, nemmeno psicologicamente, dall’annus horribilis 2020. Addirittura quasi il 40% di questa platea in rosa l’anno scorso si è impegnato in maniera proattiva, a esempio riorganizzando la propria attività, o ha continuato a lavorare registrando a fine anno risultati economici positivi. Viceversa, il 47% circa assicura che, se l’emergenza non sarà superata in breve tempo, potrebbe ridimensionare fortemente la propria attività (39,1%) o addirittura chiudere i battenti (8,3%). Dati, ovviamente, che riguardano le titolari di attività rimaste aperte, al netto insomma delle realtà già cessate. E’ quanto emerge da una indagine condotta dal Centro studi CNA in collaborazione con CNA Impresa Donna in occasione della festa ...