“Adottare politiche e strumenti per rafforzare il presidio sui mercati esteri, accompagnando le imprese in un processo di consolidamento ed espansione dell’export attraverso interventi a misura dedicati in particolare alle micro e piccole imprese. L’iniziativa dell’esecutivo con il Patto per l’Export rappresenta un elemento positivo e CNA ha collaborato nella definizione del piano di intervento presentando numerose e concrete proposte”. E’ quanto sottolinea la vice presidente della CNA alle politiche per l’internazionalizzazione, Roberta Datteri, in un articolo pubblicato su “Il Foglio” nel quale è messa in evidenza la capacità delle micro e piccole imprese di riposizionamento e adattamento sul mercato globale.
“Tuttavia, in un contesto internazionale ancora molto fluido, l’efficacia del Patto per l’Export dipenderà dalla capacità di monitoraggio e adeguamento che dovrà coinvolgere in modo attivo il sistema delle imprese. Proprio in questi giorni – prosegue Datteri – si registra il successo delle misure per sostenere l’internazionalizzazione attraverso Simest con migliaia di domande presentate per accedere ai diversi strumenti e che di fatto hanno già esaurito le risorse sia nella componente di finanziamento agevolato che in quella a fondo perduto”.
“Data la scadenza al momento fissata per il 31 dicembre, un elevato numero di imprese è ancora in procinto di presentare i propri programmi di investimento ed è auspicabile un aumento delle risorse (sia per il finanziamento agevolato che per il fondo perduto) per gli strumenti di supporto targati Simest”, rileva la Vice Presidente CNA. “Anche perchè in un momento così incerto e complicato le PMI hanno dato un grande segnale, dichiarandosi, attraverso le progettualità presentate, disposte ad investire e rilanciare pesantemente per incrementare e consolidare le quote export“.
“Un approccio integrato è indispensabile – conclude Roberta Datteri – al tempo stesso occorre sviluppare una politica proattiva se l’obiettivo condiviso è quello di potenziare l’orientamento verso i mercati esteri della maggioranza delle imprese. Per proiettare le piccole imprese sul mercato globale, accanto al sostegno degli investimenti va predisposto un piano integrato di promozione, valorizzazione e implementazione del made in Italy e del Sistema Paese attraverso il coinvolgimento delle Istituzioni. Il pieno coinvolgimento delle associazioni di impresa nel programma, può rappresentare il salto di qualità di una rinnovata politica per esportare il Made in Italy”.