CNA Balneari apprezza le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulla questione delle concessioni balneari, che confermano l’orientamento per definire soluzioni nel rispetto delle norme europee e per dare certezze alle imprese.
Positivo il riferimento alla mappatura delle coste che ha finalmente sancito la non scarsità della risorsa spiaggia il cui esito potrà consentire di aprire l’imminente confronto con la Commissione europea, su nuove basi, per scongiurare la procedura d’infrazione ma soprattutto per dare stabilità a 30 mila imprese.
CNA Balneari ritiene che bisogna agire rapidamente per preservare un comparto fondamentale dell’economia attraverso il riordino in materia di concessioni demaniali marittime e una posizione netta – sia a livello interno che continentale – che scongiuri le evidenze pubbliche sulla base dell’inapplicabilità della direttiva servizi (Bolkestein) per le attuali 30 mila imprese balneari.
La risorsa spiaggia disponibile è abbondante per favorire nuove iniziative imprenditoriali sulle nostre coste: 7.500 sono, infatti, le nuove concessioni in via di rilascio- secondo il dato del Mit di giugno 2023 – per effetto di gare pubbliche indette dai comuni costieri.