Ripartire insieme. Questo il format dell’assemblea CNA, che ha confermato alla presidenza Paolo D’Errico. “Dobbiamo ripartire da una pesante crisi, in cui l’artigianato ha resistito, mettendoci tutta la forza e il coraggio per rialzarsi. In un mondo che si evolve molto rapidamente le nostre imprese hanno tutte le caratteristiche per vincere la sfida: flessibilità, competenze e capacità di innovare.
La Calabria è una terra d’imprenditori ha dichiarato Giuseppe Vivace commissario CNA CALABRIA, il quale ha presentato, all’assemblea, il manifesto per la ripresa e la ripartenza, 14 progetti raggruppati in sette punti strategici, che la CNA propone alle istituzioni per la ripartenza: dal capitale umano alla digitalizzazione, dalle infrastrutture al turismo, dall’internazionalizzazione al credito; azioni concrete che possono invertire la situazione della Calabria”.
Nel corso dell’assemblea, con gli interventi diCarlo Vavalà -manager area sud Artigiancassa- e Vincenzo Cicione -direttore Artigiancassa Calabria- si è analizzata la funzione e le opportunità del sistema finanziario nel periodo di crisi covid 19 e le prospettive di sviluppo, in particolare si è posto l’accento sugli incentivi a sostegno e quelli volti allo sviluppo dell’artigianato. Tra le altre, si è ricordata l’efficace misura regionale che prevede la concessione di agevolazioni a fondo perduto fino al 65% per gli investimenti realizzati dalle imprese artigiane, per cui CNA è accreditata per la presentazione delle domande al fondo.
L’analisi si è poi focalizzata, con Andrea Monteleone– direttore EBAC Calabria, sui sostegni al reddito per imprese artigiane; anche in quest’occasione il mondo dell’artigianato ha inizialmente sostenuto con proprie risorse le prestazioni erogate a sostegno del reddito dei dipendenti delle stesse imprese, con un nuovo welfare, grazie all’attività sindacale di CNA e delle parti sociali. Proiettato alla ripartenza anche il presidente D’Errico, che nel corso della sua relazione ha illustrato il suo programma di mandato per una CNA “account unico di sviluppo d’impresa”, e, porta voce presso le istituzioni delle grandi capacità dei nostri imprenditori, rappresentando alle stesse le necessità e le azioni conseguenziali atte a sviluppare l’enorme potenziale economico e sociale, purtroppo, ancora in gran parte inespresso del nostro territorio.