“In questa fase delicata del nostro Paese tante imprese dovranno riorganizzare le proprie attività. Alcune lo hanno già fatto. Serviranno nuove competenze: nel digitale, nei nuovi modelli organizzativi e di approccio al mercato, nella sicurezza. La formazione degli imprenditori, dei loro dipendenti, dei giovani che scommettono sul proprio futuro, è la chiave di volta nelle grandi trasformazioni come quella che stiamo vivendo in questa fase storica. Da parte delle imprese c’è rinnovata consapevolezza dell’importanza della formazione per costruire nuove competenze e adeguare quelle esistenti.
A fronte di tutto ciò, però, la formazione continua e l’aggiornamento dei lavoratori e degli imprenditori non sono stati ricompresi tra le attività riammesse al riavvio dal DPCM del 17 maggio.
Le attività formative sono consentite, infatti, esclusivamente nella modalità a distanza che solo in parte può sostituire la formazione in presenza.
Chiediamo quindi al Governo di consentire con urgenza la riapertura dell’attività di formazione, pur nel rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza, a beneficio delle imprese, dell’occupazione e del Paese”. Lo si legge in un comunicato della CNA.