Per acconciatori e centri estetici le 7 proposte di CNA Benessere e Sanita’
Le imprese di acconciatura ed estetica rientrano tra le attività di servizio alla persona che sono state sospese già con il DPCM del’11 marzo. Purtroppo, a fronte del protrarsi dell’emergenza crescono forte preoccupazione e disorientamento nella categoria, soprattutto, rispetto ai tempi e alle modalità di ripresa dell’attività. Per il settore dell’acconciatura la perdita per il fermo attività di questo periodo è stimata intorno al 30%. Al settore dell’estetica il fermo costerà anche di più: intorno al 70% del fatturato annuo; considerato che, in genere, il guadagno maggiore, coincide con l’inizio della bella stagione. Si comprende facilmente quale grave danno abbia subito il settore, che con le sue 140 mila imprese, nel 2019 ha generato una spesa di 43 miliardi.
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